CyberSecurity: la prevenzione ai confini della tecnologia

La Sanità, già minacciata dagli hacker, oggi affronta COVID-19

L’emergenza COVID-19 e il ruolo del Dark Web
L’emergenza COVID-19 e la necessità di doversi spesso affidare alla Telemedicina per diagnosi remote hanno reso i servizi forniti dalla Sanità ancora più critici.
Se sul Dark Web ieri si potevano trovare record di pazienti, oggi si possono trovare mascherine e medicamenti che suggeriscono come prevenire e curare il coronavirus.

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L’aumento esponenziale registrato negli attacchi alla Sanità è dettato dalla criticità del servizio e dalla tipologia dei dati gestiti che rendono il settore estremamente appetibile a chi è interessato a trarne profitto illegalmente vendendo i record nel Dark Web o chiedendo denaro in cambio della promessa di ripristinare o non interrompere il servizio stesso.
Valutazione del rischio e investimento

Se le minacce rappresentano una evidente criticità, non dissipare il budget dedicato a misure di CyberSecurity con scelte fatte sotto pressione e in emergenza risulta una necessità. Importante è comprendere l’esposizione alle minacce prima di decidere quale misura adottare. Exprivia mette a disposizione dei suoi clienti un framework consolidato che studia la tipologia delle minacce e ne valuta il rischio associato in funzione della postura del cliente, dello stato del cliente e di ulteriori misure che sono già state adottate.

Quali sono le misure principali da adottare?
  • Migliorare la capacità di riconoscimento di un attacco: questo servizio è fornito da un Security Operation Center (SOC) spesso non disponibile presso aziende sanitarie e ospedali. Exprivia offre servizi di monitoraggio espletati dai propri SOC, certificati ISO27001 e specializzati sulla Sanità.
  • Endpoint Detection e Response: soluzioni in grado di identificare anomalie e bloccare eventuali intrusioni.
  • Microsegmentazione: necessità di definire delle policies di accesso in funzione di tag assegnati a risorse e persone aventi ruoli e criticità diverse.
  • Unmanaged Endpoint Protection: non sempre è possibile fornire e gestire direttamente gli apparati in uso agli utenti finali, ma è necessario permettere l'utilizzo di sistemi personali che potrebbero non essere adeguatamente protetti. Tuttavia è possibile identificare e fornire soluzioni tecnologiche che forniscano controlli essenziali senza la necessità di doverli gestire direttamente e senza assumerne il controllo.
  • Migliorare la consapevolezza
    • Bastano corsi di poche ore per ridurre l’incidenza del fattore umano in un incidente di sicurezza.
    • Simulare campagne di malvertisement e phishing in modo da poter identificare le aree di intervento.
    • Simulare tramite cyberrange specializzati sulla Sanità degli incidenti, al fine di verificare come gli attori coinvolti siano in grado di rispondere.